Che cos’è il bonus Iscro 2023?
Il Bonus Partite Iva o ISCRO (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa) è stato emanato in via sperimentale per il triennio dal 2021 al 2023 e sarà erogato per 6 mesi ai possessori di Partita Iva.
È stato introdotto dal Governo con la Legge di Bilancio 2021 ed è a tutti gli effetti un ammortizzatore sociale rivolto ai lavoratori autonomi in possesso di una partita Iva; i dettagli normativi sono regolati dalla circolare INPS n. 94 del 30 giugno 2021. Viene riconosciuta direttamente a quanti presentano una apposita domanda di accesso.
I diretti interessati possono ricevere un contributo variabile, e il contributo si può chiedere fino al 31 ottobre 2023, al servizio online INPS. L’erogazione dell’indennità viene corrisposta per sei mesi, a partire dal primo giorno del mese successivo a quando si presenta la domanda di accesso, e non è soggetta a Irpef. E’ un contributo mensile, che parte da un minimo di 254,75 € ad un massimo di 881,23 € per l’anno 2023, dedicato esclusivamente ai titolari di Partita Iva in possesso di determinati requisiti, dunque pari al 25%, su base semestrale (6 mesi), dell’ultimo reddito da lavoro autonomo certificato dall’Agenzia delle Entrate.
Quindi, se un lavoratore con Partita Iva ha dichiarato un reddito pari a 5.000 € nel 2020, dovrà dividere questa cifra per 2 per calcolare i guadagni semestrali, cioè 2.500 €. Da questa cifra, dovrà poi calcolare il 25%: l’importo spettante, quindi, è di 625 € mensili per 6 mesi (2.500 x 25% = 625). Se, invece, una volta inoltrata la domanda per il bonus Partite Iva all’Agenzia delle Entrate non risulta nessun reddito accumulato da lavoro autonomo nei quattro anni precedenti, la domanda non sarà accolta. Ad esempio, se l’anno di presentazione della domanda ISCRO è il 2021, all’Agenzia delle Entrate devono risultare i redditi degli anni 2017, 2018, 2019, 2020. I beneficiari sono tutti i liberi professionisti, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici, iscritti alla Gestione Separata INPS. Di seguito i requisiti necessari per presentare domanda.
Quali sono i requisiti?
I requisiti necessari per richiedere il bonus Partita Iva o ISCRO 2023, da possedere tutti insieme al momento della presentazione della domanda, sono:
- essere iscritto alla Gestione Separata INPS;
- essere titolare di Partita Iva attiva da almeno 4 anni, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso;
- non percepire il Reddito di Cittadinanza (RDC);
- non percepire nessun trattamento pensionistico o prestazione legata al reddito, come NASpI e DIS-COLL;
- il reddito accumulato dal lavoro autonomo deve essere inferiore almeno del 50% rispetto alla media del reddito da lavoro autonomo degli ultimi 3 anni. Ad esempio, per l’anno 2022, il reddito da considerare è quello percepito nell’anno 2021, che deve essere inferiore al 50% della media dei redditi percepiti negli anni 2018, 2019 e 2020;
- aver dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda per il 2023, un limite di reddito non superiore a 8.972,04 € per l’anno 2022;
- essere in regola con i versamenti dei contributi previdenziali.
Nel presentare la domanda i richiedenti, che possiedono i requisiti necessari sopra elencati, dovranno autocertificare i redditi prodotti, per ogni anno di interesse, sempre che l’Inps non li abbia già a disposizione.
Come presentare la domanda
La domanda per il bonus Partite Iva o ISCRO 2023 può essere richiesta dal 1° maggio al 31 ottobre di ogni anno dal 2021 al 2023 accedendo, con le proprie credenziali, sul sito INPS in “Indennità per lavori autonomi ISCRO: domanda online “. Una volta nella pagina INPS, si dovrà cliccare su “servizi online” e seguire la procedura all’interno del sito.
L’accesso può avvenire tramite:
- Carta d’identità elettronica 3.0 (CIE);
- Carta nazionale dei servizi (CNS);
- SPID di livello 2 o superiore.
- In alternativa, si può effettuare la procedura di richiesta chiamando il Contact Center INPS al numero verde 803 164 da rete fissa o al numero 06164164 da rete mobile. Non potranno accedere al bonus Partite Iva o ISCRO per il 2023 coloro che lo hanno già ottenuto per il 2022. La domanda di indennità ISCRO per l’anno 2023 potrà, quindi, essere presentata solo da coloro che non la hanno presentata per l’anno 2022 e perciò non ne hanno ancora beneficiato. Inoltre ci si può rivolgere a CAF e intermediari autorizzati, per riceve assistenza da esperti che possono presentare la domanda per nome e per conto del richiedente.
Decadenza ISCRO 2023
L’INPS, nella circolare n. 94/2021, elenca le condizioni che possono far decadere il beneficio del bonus ISCRO, ovvero se:
- la Partita Iva viene chiusa mentre si riceve ancora l’indennità;
- si diventa titolari di trattamenti pensionistici, prestazioni legate al reddito o Reddito di Cittadinanza (RDC);
- il richiedente del bonus partita iva si iscrive ad altri enti previdenziali obbligatori.
Nel caso si verifichi una delle condizioni appena citate, il diritto al bonus verrà perso e sarà anche necessario restituire all’ente INPS tutte le mensilità ricevute dopo il decadimento dei requisiti. Inoltre, la richiesta per ottenere il bonus ISCRO non può essere accolta se non risulta comunicata la dichiarazione dei redditi certificata all’Agenzia delle Entrate nei 4 anni precedenti a quello di presentazione della domanda.